• Home
  • Il Festival
  • Partner ed Enti
  • Albo d’oro
  • Poeti ospitati
  • Libri e testi
  • Rassegna stampa
  • Iniziative collaterali
  • Associazione il ponte
  • Attività dell’Associazione il Ponte
  • Galleria fotografica

Festival internazionale di Poesia Civile

~ Associazione Culturale Il Ponte

Festival internazionale di Poesia Civile

Archivi tag: Festival poesia civile vercelli

Il mondo in una stanza: in un docufilm d’autore la memoria di Piera Oppezzo e della sua poesia controcorrente

14 lunedì Ott 2019

Posted by poesiacivile in Il Festival

≈ Lascia un commento

Tag

Festival poesia civile vercelli, il mondo in una stanza, piera oppezzo

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 11 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Il mondo in una stanza. Ricordo di una poetessa appartata

Proiezione del docufilm su Piera Oppezzo di Luciano Martinengo con dibattito.

Con Maria Pia Quintavalla

Sabato 26 ottobre alle 11 la Libreria Mondadori di Vercelli, in via Cavour 4 ospita la proiezione del docufilm Il mondo in una stanza: Piera Oppezzo poeta di Luciano Martinengo a cui seguirà un dibattito, con la presenza di Maria Pia Quintavalla. Piera Oppezzo, riconosciuta come una delle voci più innovative (e difficili) della poesia italiana contemporanea, era anche una persona chiusa in un suo mistero, inscalfibile e difficilmente conoscibile, come avvolta in una bolla di affascinante lontananza. Ha fatto la sarta (da ragazzina), la commessa, la dattilografa, la collaboratrice editoriale. Militante extraparlamentare negli anni sessanta, ha poi partecipato a un gruppo di autocoscienza femminista. A metà degli anni settanta ha organizzato con altre donne il collettivo “Pentole e fornelli” girando l’Italia con uno spettacolo di canzoni e testi vari. Pur avendo partecipato ai grandi sommovimenti politici di fine anni Sessanta, non ha mai cessato di dedicarsi alla scrittura che rappresentava da sempre la sua ragione di vita. Cercando di scoprire elementi chiarificatori della sua esistenza e la fonte del suo stile pietroso e implacabilmente coerente, il documentario va alla ricerca di chi l’ha conosciuta, o, per meglio dire, avvicinata nel corso degli anni.

Piera Oppezzo, nata a Torino il 2 agosto 1934, è vissuta a Milano dal 1966. Ha fatto la sarta (da ragazzina), la commessa, la dattilografa, la collaboratrice editoriale (Einaudi, Rai, Feltrinelli, Guanda, SE). Militante extraparlamentare negli anni sessanta, ha poi partecipato a un gruppo di autocoscienza femminista. A metà degli anni settanta ha organizzato con altre donne il collettivo “Pentole e fornelli” girando l’Italia con uno spettacolo di canzoni e testi vari. Dopo alcune coabitazioni, è andata a vivere da sola in un appartamento della storica casa occupata di via Morigi 8 e, negli ultimi due anni, in una casa “protetta” del Comune in corso Lodi. È morta in solitudine il 19 dicembre 2009 nell’Eremo di Miazzina, sul lago Maggiore.

Dalla quarta di copertina di Una lucida disperazione di Piera Oppezzo, 2016

«Il poetico è un equivoco che detta sentimenti equivoci» affermava Piera Oppezzo in una rara intervista degli anni settanta. Voce solitaria della poesia italiana contemporanea, si è identificata caparbiamente con una vocazione alla ricerca estrema che era già implicita in quelle parole. La sua poesia è un’esperienza impervia, un capogiro intellettuale, piacere raffinato per pochi. Una parabola di mezzo secolo, da percorrere e ripercorrere, meravigliando nella scoperta di un incessante rovello. Ma è proprio vero che nella vita «o si vive o si scrive»?

Maria Pia Quintavalla, nata a Parma, vive a Milano. Tra i suoi libri ricordiamo: Lettere giovani (Campanotto, 1990), Le Moradas (Edizioni Empiria Ass. Cult., 1996), Estranea (con una introduzione di A.Zanzotto, Manni, 2000), Corpus solum (Archivi del ‘900, 2002), Album feriale (Archinto Editore, 2005), Selected Poems (Gradiva 2008), China (Effige 2010), I Compianti (Effigie 2013 poi 2015). Cura dal 1985 la rassegna e relative antologie, Donne in poesia e le nuove rubriche Scrivere al buio (alla Casa della poesia di Milano ), Le Silenziose (al festival Book City di Milano), Muse, Autori Resurrezioni (Expoincittà). È tradotta in varie lingue ed inclusa in una moltitudine di antologie. Collabora con Laboratori di scrittura a Lettere presso l’ Università degli studi di Milano e all’Università di  Parma.

In scena il “Volo” contro la violenza sulle donne di Francesca Brizzolara con l’Officina degli Anacoleti

14 lunedì Ott 2019

Posted by poesiacivile in Il Festival

≈ Lascia un commento

Tag

anacoleti, Festival poesia civile vercelli, tetaro, volo

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 21 Officina Teatrale degli Anacoleti, corso de Gregori 28, Vercelli

Volo. Il primo passo è staccarsi

scritto, diretto e interpretato da Francesca Brizzolara. Produzione Tecnologia Filosofica.

In collaborazione con Officina Anacoleti

Uscire da una situazione di costrizione, oltrepassare la linea di pericolo di un confine blindato e opprimente, svincolarsi dal rapporto vittima-carnefice. Il primo passo è staccarsi: abbandonare relazioni invivibili e pericolose per ricominciare a volare. Il “Volo” di Francesca Brizzolara, autrice, regista e interprete, che in scena, parte proprio da quel primo e difficile passo, che in molti casi la donna non riesce a fare, trascorrendo magari tutta la vita isolata, in un guscio di menzogna, attivando strategie di sopravvivenza per proteggersi da una violenza latente che potrebbe sfogarsi in qualsiasi momento. Pur di non rompere quell’equilibrio precario, pur di non sgretolare quell’ idea di famiglia che rende rispettabili, “nella norma”. Lo spettacolo, anteprima del Festival Morenica e prodotto da Tecnologia Filosofica, Morenica-Cantiere Canavesano, si realizza con il sostegno di Regione Piemonte, TAP (Torino Arti Performative), La grande invasione, La casa delle donne di Ivrea in collaborazione con Progetto Violetta-la forza delle donne, Spazio Baobab, Comune di Burolo. “Volo” è la possibilità di andare via, prima che il peggio possa accadere, dal punto di vista di una donna che riesce a scappare dalla propria prigione e a ricostruirsi una nuova vita. Ne esce un racconto toccante che si inoltra nella durezza del tema pur cercando con coraggio di strappare qualche sorriso. Articolato in otto quadri che raccontano un tempo presente, agito e vissuto dalla protagonista, “Volo” è il percorso di una libertà conquistata passo dopo passo. I vari quadri si snodano tra luoghi fisici (interno casa/esterno) e luoghi dell’anima (il cuore, la determinazione, la liberazione, ecc.), tra luoghi reali e luoghi del mito. Il pavimento della scena è ricoperto di foglie e la donna si disegna gli spazi del proprio labirinto, in una sorta di Dogville d’appartamento che muta con il racconto di sé, capace di segnare conquiste e perdite, di rivelare un’identità che sorprende lo spettatore con i suoi continui spostamenti di referente, allenandolo a spostare l’attenzione e a riconoscersi nelle varie situazioni vissute, senza giudizio. Lo spettacolo, creato in forma di studio per la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne 2018, si rivolge alle donne, ma anche agli uomini, due metà dello stesso cielo, due autori entrambi pienamente responsabili dell’incastro di coppia che si ritrovano a vivere.

Officina Teatrale degli Anacoleti: è stata costituita nel 2006 per volontà di sedici allievi del corso d’avviamento al Teatro tenutosi presso il circolo culturale Officine Sonore in via Ugo Shilke a Vercelli dall’ottobre 2005.
 Le origini dell’Officina Teatrale non risiedono tuttavia nel mero desiderio di costituire un’Associazione fine a se stessa, bensì nel proponimento di convogliare le passioni e le aspirazioni lentamente germogliate nei cuori degli stessi allievi durante la loro esperienza di formazione, per sviluppare e promuovere la crescita di una scuola e di una compagnia stabile, con l’obiettivo di realizzare produzioni teatrali in cooperazione, sinergia e scambio con realtà d’altre città italiane per un nuovo sviluppo del Teatro nella nostra città e nel nostro paese.

La tragedia del Macbeth riletta da Roberto Piumini fra arte e musica con le immagini di Salvador Dalì: un evento

14 lunedì Ott 2019

Posted by poesiacivile in Il Festival

≈ Lascia un commento

Tag

arte, Festival poesia civile vercelli, macbeth, musica, piumini, shakespeare

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 18 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Aperitivo con Macbeth: lettura in musica

Roberto Piumini legge dalla sua nuova traduzione della tragedia di Shakespeare,

con musica di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra

Con mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth

Venerdì 25 ottobre alle ore 18 presso la Libreria Mondadori di Vercelli in via Cavour 4,il festival propone l’appuntamento Aperitivo con Macbeth: lettura in musica, Roberto Piumini leggerà dalla sua nuova traduzione della tragedia di Shakespeare, con accompagnamento musicale di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra. Sarà visitabile anche una mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth.

Dalla quarta di copertina della nuova traduzione di Macbeth

La tragedia più cruenta e ambigua di William Shakespeare – a partire da personaggi complessi come Lady Macbeth – torna in un’edizione del tutto nuova in Italia: nella traduzione (di Roberto Piumini) e nell’apparato di immagini (tavole di Salvador Dalí). L’opera mette in scena gli effetti fisici e psicologici devastanti provocati da un’ambizione politica volta all’interesse personale, sullo sfondo di sentimenti umani complessi e universali: «l’amore che ci è dato, qualche volta, è un po’ molesto: ma poiché è amore lo si gradisce sempre».

Roberto Piumini

Roberto Piumini, nato a Edolo in Valcamonica nel 1947, vive tra Milano e Buonconvento presso Siena. È autore di libri dal 1978: romanzi, racconti, poemi, poesie e traduzioni. Per bambini e ragazzi è tra gli scrittori italiani più conosciuti e suoi testi sono tradotti all’estero. Per i lettori adulti è autore di romanzi e di fortunate raccolte di poesia. Ha tradotto i sonetti di Shakespeare per Bompiani e poemi di Browning per Interlinea. In campo poetico, da Feltrinelli è in uscita La nuova commedia. Per Interlinea ha pubblicato la raccolta di poesie Non altro dono avrai.

Poesia “ibrida” e critica letteraria attuale: due interventi fra tradizione e innovazione poetica

14 lunedì Ott 2019

Posted by poesiacivile in Il Festival

≈ Lascia un commento

Tag

Festival poesia civile vercelli, innovazione, poesia, tradizione

In Biblioteca Civica si inaugura uno spazio dedicato alla poesia

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 11 Rettorato UPO, via Duomo, Vercelli La musa ibrida: la poesia di lingua inglese nel mondo globalizzato Lezione magistrale di Carla Pomaré, Università del Piemonte Orientale, agli studenti degli istituti superiori. Modera Giusi Baldissone

Venerdì 25 ottobre alle ore 11 si svolgerà presso il Rettorato dell’Università del Piemonte Orientale di Vercelli in via Duomo un incontro rivolto agli studenti degli istituti superiori: La musa ibrida: la poesia di lingua inglese nel mondo globalizzato, con lezione magistrale di Carla Pomaré, docente di lingua e cultura inglese dell’Università del Piemonte Orientale.

Carla Pomaré si è laureata nel 1985 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, discutendo una tesi di Letteratura Nordamericana cui è stata attribuita la dignità di stampa. Nel 1987 ha vinto il concorso a cattedre per l’insegnamento di Lingua e letteratura inglese negli istituti di istruzione secondaria di II grado, nei quali ha insegnato per due anni. Nel 1990 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Anglistica presso l’Università di Genova, con una tesi sui rapporti fra la poesia modernista angloamericana e i suoi antecedenti romantici. È docente di letteratura e cultura inglese all’Università del Piemonte Orientale.

Tra i suoi temi correnti di ricerca figurano: i confini e le tecnologie di controllo identitario nel viaggio in Italia dei poeti romantici, la cultura scientifica medievale nell’immaginario romantico e Lord Byron e la rivisitazione dell’epica. Tra le su pubblicazioni ricordiamo: La visione e la voce. Percorsi paralleli dai romantici ai moderni (Edizioni dell’Orso, 1993), Some authentic memoir of the witch’?: viaggio attorno al personaggio shakespeariano di Sycorax”, in Il personaggio nelle arti della narrazione, a cura di Franco Marenco (Edizioni di Storia e Letteratura, 2007, pp. 57-87), “Sardanapalus, or, Romantic Drama Between History and Archaeology”, in The Romantic Stage: A Many-sided Mirror, a c. di Lilla Maria Crisafulli e Fabio Liberto (Brill Rodopi, 2014, pp. 255-278), Byron and the Discourses of History (Ashgate, 2013, pp. 202) e Traduzione e cura di W. Shakespeare, Riccardo III, in Tutte le opere, Volume III: I drammi storici, (Coordinamento generale di Franco Marenco, Milano, Bompiani, 2017).

Dalla quarta di copertina di La visione e la voce. Percorsi paralleli dai romantici ai moderni

“Tutti i poeti sono, in una certa misura, poeti romantici”. Così scrive il poeta americano Wallace Stevens, indicando idealmente la prospettiva che Carla Pomaré sceglie di seguire in questo studio sulle radici romantiche della produzione poetica novecentesca in lingua inglese. Blake, Wordsworth, Emerson, Shelley, Byron, Browning, Yeats e lo stesso Stevens entrano a vario titolo nella sua analisi, che ripercorrendo alcune tappe fondamentali nello sviluppo della poesia angloamericana degli ultimi due secoli, delinea due tipologie di percorsi alla luce dei quali leggere i complessi rapporti che legano Otto e Novecento. La raffigurazione dell’attività poetica in termini di visione o di voce, vale a dire l’autorappresentazione della poesia come rivelazione che passa attraverso lo sguardo o, alternativamente, come canto che si dispiega nello spazio naturale, diventa il principio-guida delle letture qui proposte e dell’analisi delle modalità con cui poeti romantici e moderni si confrontano con il significato dell’esperienza artistica nel mondo e loro contemporaneo.

*

Ore 15 Biblioteca Civica, via Galileo Ferraris 95, Vercelli Critica letteraria e poesia Lectio di Daniela Marcheschi. Riflessione a partire da “Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia” (Mursia), introduzione di Giusi Baldissone.

Con inaugurazione di Spazio poesia presso la Biblioteca Civica di via Galileo Ferraris 95, a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto dell’assessore Giovanna Baucero e del dirigente comunale culturale Renato Bianco

Alle ore 15 la Biblioteca Civica di Vercelli, in via Galileo Ferraris 95, ospita la lectio di Daniela Marcheschi Critica letteraria e poesia, una riflessione a partire da Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia, 2016) con un’introduzione di Giusi Baldissone. L’evento è anche occasione per inaugurare lo Spazio poesia a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto di Renato Bianco, direttore del settore cultura del Comune di Vercelli.

Dalla quarta di copertina di Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia

Chi sono i poeti più significativi del nostro tempo? Travolti dall’iperproduzione amplificata dai nuovi media, disorientati dalla latitanza dei critici, spesso i lettori di poesia si muovono confusi tra le pagine, privati di solidi strumenti di analisi e valutazione. Questo volume, firmato da Daniela Marcheschi, uno dei critici oggi più autorevoli, propone l’opera di 21 poeti italiani, giudicati variamente rappresentativi e validi da molteplici angolazioni; di ciascuno fornisce un profilo bio-bibliografico e critico fondamentale per comprenderne genesi ed evoluzione dell’opera artistica. Il risultato è un’antologia in prima persona che, non solo, riapre il dibattito sulla poesia italiana di oggi su basi critiche rinnovate, ma fornisce al lettore le linee-guida per comprendere caratteristiche e peculiarità del “movimento” poetico italiano. Un’opera che parla al pubblico, ai poeti e al mondo della critica.

Daniela Marcheschi è critico letterario e docente di Letteratura italiana, Lingue e letterature nordiche e Antropologia delle arti in diverse università, tra le quali Salamanca, Uppsala, Firenze, Perugia e il Clepul-Flul di Lisbona. Oltre a numerosi saggi tradotti in diversi paesi, ha curato i «Meridiani» Mondadori delle Opere di Carlo Collodi (1995) e di Giuseppe Pontiggia (2004), e pubblicato il volume riassuntivo di critica e teoria della letteratura Il Sogno della letteratura (Gaffi Editore in Roma 2012). È direttore scientifico della Fondazione Dino Terra. Tra i suoi libri: Collodi ritrovato (ETS, 1990); Prismi e poliedri. Scritti di critica e antropologia delle arti. Ediz. illustrata (Sillabe, 2001); Sandro Penna. Corpo, tempo e narratività (Avagliano, 2006); Chiara Matraini. Poetessa lucchese e la letteratura delle donne nei nuovi fermenti letterari del ‘500 (Pacini Fazzi, 2008); Leopardi e l’umorismo (Petite Plaisance, 2010); Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia, 2016); Il naso corto. Una rilettura delle Avventure di Pinocchio (EDB, 2016); Mille anni di poesia religiosa italiana. Antologia (EDB, 2017).

Lo scrittore Enrico Palandri fa riscoprire ai giovani d’oggi l’Infinito di Leopardi nel bicentenario della composizione

14 lunedì Ott 2019

Posted by poesiacivile in Il Festival

≈ Lascia un commento

Tag

Festival poesia civile vercelli, leopardi, palandri, poesia civile

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 10,30 Aula Magna IIS Cavour, corso Italia 42, Vercelli

Verso l’infinito e oltre: Leopardi secondo uno scrittore d’oggi

Incontro con Enrico Palandri, autore di Verso l’infinito (Bompiani)

Venerdì 25 ottobre alle 10,30 nell’aula magna dell’IIS Cavour, in corso Italia 42 lo scrittore Enrico Palandri incontrerà gli studenti per riscoprire la figura del poeta Giacomo Leopardi a partire dal suo libro Verso l’infinito edito da Bompiani.

Dalla quarta di copertina di Verso l’infinito

Duecento anni dopo la sua stesura, L’infinito amplia ancora lo sguardo. Nell’agile ricognizione di alcuni ambiti biografici e filosofici in cui il ventunenne Leopardi concepisce questi versi, questo libro fa emergere domande attualissime: cosa sia la politica, l’essere stranieri, il nostro senso di noi stessi, come ci condizionino i conflitti umani privati e pubblici, le profonde trasformazioni che discendono da un’amicizia. Scritto come un romanzo filosofico, questo saggio ci trascina verso i grandi orizzonti che Leopardi ha aperto intorno a sé e per tutti noi.

Enrico Palandri (Venezia 1956) scrittore italiano. Dopo Boccalone (1979), felice cronaca di un amore e di una generazione che ha segnato il passaggio al postmoderno italiano, Palandri ha puntato l’attenzione sui contrasti ideologico-sociali (Le pietre e il sale, 1986) e sul problematico rapporto tra le diverse culture europee (La via del ritorno, 1990). Slanci fantastici permeano i racconti di Allegro fantastico (1993) e Le colpevoli ambiguità di Herbert Markus (1997). Angela prende il volo (2000) racconta il passaggio dall’adolescenza alla maturità. All’amico P.V. Tondelli ha dedicato un saggio sospeso tra memorie personali e rievocazione degli ultimi anni Settanta (Pier Tondelli e la generazione, 2005).

← Vecchi Post
Articoli più recenti →

Contatti

Associazione Il Ponte, via Crispi 11, 13100 Vercelli PER INFO SCRIVERE A: festival.vc@interlinea.com

Sponsor

Articoli recenti

  • Grandi autori al festival internazionale di poesia civile di Vercelli con premio alla carriera al poeta ucraino Aleksandr Kabanov
  • Omaggio a Bob Dylan con Alessandro Carrera e Carlo Feltrinelli aspettando il festival di Poesia Civile di Vercelli
  • L’edizione 2022 torna dal 26 al 30 ottobre
  • Premio di traduzione XVII festival poesia civile 2021
  • Premio nazionale di traduzione di poesia civile inedita in Italia
  • Nel centenario della nascita di Georges Brassens Premio Brassens 2021 a Enzo Jannacci in memoria
  • «Il portiere caduto alla difesa»: il goal in rime da Saba a Cucchi, da Garrincha a Meroni
  • Lyra giovani 2021
  • AfroWomenPoetry: una voce poetica
    dal Contenente nero
  • La poesia della natura secondo Giancarlo Consonni

Categorie

  • Il Festival
  • Iniziative legate al festival

Facebook

Facebook

Articoli recenti

  • Grandi autori al festival internazionale di poesia civile di Vercelli con premio alla carriera al poeta ucraino Aleksandr Kabanov
  • Omaggio a Bob Dylan con Alessandro Carrera e Carlo Feltrinelli aspettando il festival di Poesia Civile di Vercelli
  • L’edizione 2022 torna dal 26 al 30 ottobre
  • Premio di traduzione XVII festival poesia civile 2021
  • Premio nazionale di traduzione di poesia civile inedita in Italia

Powered by WordPress.com. di Ignacio Ricci.

 

Caricamento commenti...