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Festival internazionale di Poesia Civile

~ Associazione Culturale Il Ponte

Festival internazionale di Poesia Civile

Archivi tag: Festival poesia civile vercelli

Omaggio a Bob Dylan con Alessandro Carrera e Carlo Feltrinelli aspettando il festival di Poesia Civile di Vercelli

27 martedì Set 2022

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BOB DYLAN, Festival poesia civile vercelli, musica

Venerdì 7 ottobre alle 17 l’anteprima del festival di Poesia Civile a Borgomanero a Villa Marazza consegna un premio per la traduzione e l’edizione del premio Nobel per la letteratura

In attesa del Festival internazionale di Poesia Civile città di Vercelli, che si terrà dal 26 al 30 ottobre, venerdì 7 ottobre alle ore 17, un’anteprima della rassegna omaggia il grande cantautore Bob Dylan a Borgomanero, presso la Fondazione Marazza, in viale Marazza 5.

Saranno ospiti due grandi personalità del panorama letterario italiano Alessandro Carrera e Carlo Feltrinelli, rispettivamente il traduttore e l’editore di Dylan in Italia, per la consegna del premio Marazza 2022.

Carrera terrà la lectio magistralis “Tradurre una voce. Il suono di Dylan in italiano”, con introduzione di Giovanni Cerutti, direttore della Fondazione Marazza, saluti di Giacoma Piacentino e con presentazione del programma del festival 2022 a cura di Roberto Cicala.

Alessandro Carrera (Lodi 1954), cantautore, scrittore, poeta e saggista, insegna Italian Studies e World Cultures and Literatures alla University of Houston, in Texas. Ha tradotto le canzoni e le prose di Bob Dylan. Tra i suoi libri La vita meravigliosa dei laureati in lettere (Sellerio 2002); La consistenza della luce. Il pensiero della natura da Goethe a Calvino (Feltrinelli 2010); La voce di Bob Dylan. Una spiegazione dell’America (Feltrinelli 2001, seconda edizione 2011); I poeti sono impossibili (Sossella 2016); Beato chi scrive (nottetempo 2016) e La voce di Bob Dylan (Feltrinelli 2021).

Carlo Feltrinelli è nato nel 1962. Vive e lavora a Milano. È autore di Senior Service, biografia del padre Giangiacomo, pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 1999. Il libro è stato tradotto in Grecia, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Portogallo, Russia e Brasile. Ha vinto il Premio di letteratura Festival di Pasqua di Salisburgo 2002 e il Premio Pasternak 2005.

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Domenica gran finale con il premio Brassens al padre italiano del rap Frankie hi-nrg mc

14 lunedì Ott 2019

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Festival poesia civile vercelli, frankie hi-nrg mc, premiobrassens, rap

DOMENICA 27 OTTOBRE

Ore 21 Teatro Civico, via Monte di Pietà 15, Vercelli

Premio Brassens 2019. “Faccio la mia cosa”: incontro con Frankie hi-nrg mc

Presenta Gian Luigi Carlone. Sarà consegnato il premio Brassens 2019 a Frankie hi-nrg mc, padre italiano del rap come poesia civile in musica

Domenica 27 ottobre alle ore 21 presso il Teatro Civico di Vercelli, in via Monte di Pietà 15, verrà consegnato il Premio Brassen 2019 a Frankie hi-nrg mc (Francesco Di Gesù) con un evento-spettacolo di chiusura del festival, con un intervento di Gian Luigi Carlone. Ingresso libero.

Frankie hi-nrg mc, pseudonimo di Francesco Di Gesù (Torino, 18 luglio 1969), è un rapper e cantautore italiano di origini siciliane, nato a Torino e cresciuto tra Caserta e Città di Castello, è attivo fin dagli albori del movimento hip hop italiano dei primi anni novanta, con il quale ha affrontato prevalentemente tematiche riguardanti la politica e la società.

Esordisce nella scena musicale nel 1992 con la pubblicazione del singolo Fight da faida, brano contro le mafie in generale e la corruzione e che ha portato il rapper ad essere criticato da parte del mondo dei centri sociali, critiche alle quali ha risposto affermando che il ruolo del rapper è di insegnare a tutti e in tutti i luoghi.

Nel 1993 è stata la volta dell’album di debutto Verba manent, primo album rap italiano ad essere stato distribuito da una major; da esso sono stati estratti i singoli Faccio la mia cosa, Libri di sangue e Potere alla parola, oltre a una riedizione remixata di Fight da faida.

Nel 1995 pubblica il singolo Cali di tensione, che assieme a Fili, pubblicato due anni più tardi, ha anticipato il secondo album in studio La morte dei miracoli, pubblicato nel giugno 1997. Il singolo trainante è stato tuttavia Quelli che benpensano, realizzato in collaborazione con il cantautore romano Riccardo Sinigallia e premiato come canzone dell’anno al Premio italiano della musica. Il quarto ed ultimo singolo estratto è Autodafè.

Il 31 ottobre 2003 pubblica il terzo album in studio Ero un autarchico, anticipato dal singolo Chiedi chiedi il 3 ottobre. Altri singoli estratti dall’album sono Rap lamento e Gli accontentabili.

Il 29 febbraio 2008 pubblica il suo quarto album in studio, DePrimoMaggio e partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Rivoluzione, pubblicata come singolo il 1º marzo. Il brano canta dei crack finanziari italiani e della degenerazione politica e sociale dell’Italia e contiene un campionamento del brano Introduzione di Fabrizio De André, tratto dall’album Storia di un impiegato. La canzone si avvale della collaborazione dei cantautori Roy Paci e Enrico Ruggeri.

Nello stesso anno collabora all’album Herculaneum di Pandaj nella title track, recitando in latino il testo di Plinio il Giovane che racconta della storica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Nell’estate partecipa all'”Isola in collina”, concerto che si tiene ogni anno a Ricaldone, paese natale di Luigi Tenco. Nello stesso anno, durante il Premio Tenco, si è esibito con il rapper pugliese Caparezza con una versione di Quelli che benpensano estesa con alcune parti della canzone Fuori dal tunnel.

Nel 2011 partecipa al brano Numeri in collaborazione con Nathalie e Raf. Sempre nel 2011 partecipa al brano di Fiorella Mannoia Non è un film, al quale Amnesty International conferisce il Premio Amnesty Italia.

AfroWomenPoetry: una nuova proposta del festival con le voci poetiche dall’Africa subsahariana

14 lunedì Ott 2019

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africa, afrowomenpoetry, Festival poesia civile vercelli

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 18,30 Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli

AfroWomenPoetry: voci dal Continente Nero

Reading di voci africane in video presentate da Antonella Sinopoli.

Risotto finale in onore dei poeti

Sabato 26 ottobre si svolgerà al Museo Leone un reading di voci africane in video presentate da Antonella Sinopoli, fondatrice del progetto AfroWomenPoetry, un progetto socio-culturale che mira ad aprire una finestra sulla produzione poetica femminile dei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana per dare alle donne l’opportunità di esprimere – attraverso i versi – le proprie storie, i propri drammi, le proprie speranze. Il progetto ha come obbiettivo la conoscenza a un pubblico sempre più vasto dell’assai ricco panorama artistico – in questo caso la poesia e lo slam– dei Paesi africani, superando ignoranze, stereotipi e pregiudizi sull’Africa e sugli africani.

Il progetto Voci Globali, che con la sua omonima Associazione di Promozione Sociale è editore del progetto, pubblica su temi riguardanti i diritti umani, migrazioni, questioni sociali, con uno sguardo particolare rivolto al continente africano.

I mezzi di diffusione della poetica femminile africana attraverso il progetto AfroWomenPoetry sono la piattaforma multilingue – in inglese, francese e italiano; la pagina YouTube; incontri, conferenze, spettacoli, workshop (abbiamo partecipato ad una trasmissione radiofonica a Radio CitiFM ad Accra e alla radio di Stato togolese, Radio Lomè). Alcune testate, riviste specializzate e agenzie di stampa hanno scritto del progetto. Inoltre, abbiamo avuto occasione di presentarlo in diversi eventi: nella sede del Comune di Padova, al Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Bologna in collaborazione con il progetto europeo Grace (Gender and Cultures of Equality) e, sempre a Bologna, in collaborazione con la biblioteca Amilcar Cabral e il Centro delle Donne. L’incontro con le poete prevede un momento di conoscenza reciproca, la presentazione di sé stesse in video e la registrazione- interpretazione in video di alcune loro poesie. I testi originali – raccolti e pubblicati sul sito insieme ai video e agli audio – vengono poi tradotti in italiano da traduttrici professioniste.

Il progetto AfroWomenPoetry è partito dal Ghana, la tappa successiva è stato il Togo e poi la Costa d’Avorio. Al momento hanno incontrato e registrato undici poete ghanesi per un totale di 34 poesie, nove poete e slameuse togolesi per un totale di 28 poesie e 10 poete e slameuse ivoriane per un totale di 32 poesie.

Antonella Sinopoli, giornalista, blogger, videomaker, è cofondatrice e direttrice responsabile di Voci Globali. Scrive soprattutto di Africa, diritti umani, questioni sociali, giornalismo e comunicazione. Da tempo tiene corsi, workshop e seminari sui pregiudizi che riguardano il continente africano, sull’informazione sull’Africa e dall’Africa e sui modelli comunicativi dei media occidentali. Segue progetti di sviluppo nei villaggi del Ghana per la Charity Ashanti Development per la quale cura anche la comunicazione. È stata per anni redattore dell’Adnkronos. Ha scritto – tra gli altri – per Peacereporter, L’Indro, Futuro Quotidiano e La Voce di New York. Vive tra l’Italia e il Ghana. Scrive anche per Africa Rivista.

“Lyra giovani”: le nuove voci poetiche italiane selezionate da Franco Buffoni e premiate dal festival

14 lunedì Ott 2019

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Festival poesia civile vercelli, franco buffoni, lyra giovani, poesia

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 17 Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli

Premio Lyra giovani. Reading di nuove voci della poesia italiana

selezionate da Franco Buffoni

Con interventi e letture dalla collana “Lyra giovani” (Interlinea) con la presenza, tra gli altri,

di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio, Stefano Pini, Samir Galal Mohammed.

Presenta Franco Buffoni. Presiede e premia Luigi Di Meglio.

Sabato 26 ottobre alle 17 il Museo Leone di Vercelli, in via Verdi 30, ospita un evento dedicato alla poesia giovane con la consegna del Premio Lyra giovani e reading delle nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni, direttore della collana Lyra giovani di Interlinea, che presenta l’incontro; presiede Luigi Di Meglio. Tra gli autori presenti segnaliamo di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio, Stefano Pini, Samir Galal Mohammed.

Maria Borio, nata nel 1985, si è laureata in Lettere ed è dottore di ricerca in letteratura italiana. Ha pubblicato le raccolte Vite unite (XII Quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, Milano 2015) e L’altro limite (Pordenonelegge-Lieticolle, Pordenone-Faloppio 2017). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, Pisa 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, Venezia 2018). Cura la sezione poesia di “Nuovi Argomenti”. Trasparenza, nella collana “Lyra giovani” diretta da Franco Buffoni, è il suo primo vero libro di poesia.

Marco Corsi (1985) vive e lavora a Milano. Sue poesie sono apparse su: “Poeti e Poesia”, “Nuovi Argomenti”, “Atelier”, “Quadernario. Almanacco di poesia” e in diversi blog letterari come “Le parole e le cose” e “Poetarum Silva”. La sua ultima silloge, Da un uomo a un altro uomo, è stata pubblicata in Poesia contemporanea. Dodicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, Milano 2015), a cura di Franco Buffoni, con una nota di Niccolò Scaffai. Nel 2015 ha vinto il primo premio Cetonaverde poesia – sezione giovani.

Tommaso Di Dio (1982), vive e lavora a Milano. É autore di Favole, Transeuropa, 2009, con la prefazione di Mario Benedetti. Ha tradotto una silloge del poeta canadese Serge Patrice Thibodeau, apparsa nell’Almanacco dello Specchio, Mondadori, 2009. Nel 2012 una scelta di suoi testi è stata pubblicata in La generazione entrante, Ladolfi Editore. Dal 2005 collabora all’ideazione e alla creazione di eventi culturali con l’associazione Esiba Arte, per la cui compagnia teatrale scrive testi. Nella sua città e in altre, partecipa agli incontri di poesia Fuochi sull’acqua.

Stefano Pini è nato nel 1983 a Treviglio, in provincia di Bergamo e verso Milano, dove vive. Ha pubblicato la silloge Sentimentale Jugend in Poesia contemporanea. Tredicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, Milano 2017) e la raccolta in versi Anatomia della fame (La Vita Felice, Milano 2012). Dal 2007 al 2017 è stato condirettore di Trevigliopoesia – Festival di poesia e videopoesia.

Samir Galal Mohamed (Sassocorvaro, 1989) è un poeta italiano di origini egiziane. La sua silloge Fino a che sangue non separi compare in Poesia contemporanea. XII Quaderno Italiano (Marcos y Marcos, 2015). Suoi testi appaiono regolarmente in riviste cartacee e online. Vive a Milano, dove insegna filosofia e storia nelle scuole superiori. Questo inedito confluirà nel suo primo libro di poesia, in corso di pubblicazione per Interlinea, nella collana “Lyra giovani” a cura di Franco Buffoni.

Omaggio in libreria ad Alda Merini nel decimo anniversario con i ricordi personali di un amico e lettura di poesie

14 lunedì Ott 2019

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alda merini, Festival poesia civile vercelli

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 12,15 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli

Omaggio ad Alda Merini

Letture e ricordi nel decimo anniversario della morte, con Ambrogio Borsani, curatore di Il suono dell’ombra (Mondadori)

Con letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia e da Confusione di stelle (Einaudi). Segue aperitivo poetico

Sabato 26 ottobre alle ore 12,15 la libreria Mondadori di Vercelli, in via Cavour 4, dedica un appuntamento alla memoria della poetessa Alda Merini nel decimo anniversario della morte, con ricordi e letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia Il suono dell’ombra, edito da Mondadori e da Confusione di stelle, edito da Einaudi, con la partecipazione del curatore dell’antologia Ambrogio Borsani. Seguirà un aperitivo poetico.

Dalla quarta di copertina di Il suono dell’ombra. Poesie e prose 1953-2009, di Alda Merini, a cura di Ambrogio Borsani, Mondadori, 2018

Poetessa amatissima, personaggio trasgressivo e commovente che ha saputo parlare direttamente al cuore del popolo, Alda Merini ha rappresentato un caso del tutto particolare nella storia letteraria del Novecento italiano. In questa ricca antologia, che ne raccoglie tutti gli scritti importanti in poesia e in prosa, sono riproposte per intero le raccolte poetiche degli inizi: La presenza di Orfeo (1953), Nozze romane (1955), Paura di Dio (1955), Tu sei Pietro (1962), nelle quali si intrecciano temi mistici e slanci erotici, interrogativi estremi senza risposta. Il volume comprende poi notissimi e più recenti titoli come Vuoto d’amore (1991), Ballate non pagate (1995), Superba è la notte (2000) e Il carnevale della croce (2009). In questi versi l’autrice conferma la potenza della sua lirica, estranea a qualunque “linea” o “corrente”, nella quale si mescolano passione e tenerezza, ironia e sarcasmo, gioco e disperazione, nel segno di un’urgenza assoluta di fare poesia. Le prose autobiografiche L’altra verità (1986) e Lettere al dottor G. (2008), infine, testimoniano la straziante discesa negli inferi del manicomio.

Dalla quarta di copertina di Confusione di stelle, di Alda Merini, a cura di Ornella Spagnulo, Einaudi, 2019

Gli anni ottanta, dopo il ricovero manicomiale, sono stati il periodo d’oro per la poesia di Alda Merini, basti pensare a due raccolte-capolavoro come La Terra Santa, pubblicata da Scheiwiller nel 1984, e Testamento, pubblicata da Crocetti nel 1988 a cura di Raboni. E proprio al quadriennio 1982-85 risale la settantina di poesie ritrovate nella corrispondenza di Oreste Macrí da Riccardo Redivo e Ornella Spagnulo, insieme a molte lettere della poetessa che si rivolgeva all’amico critico sia per questioni letterarie sia per questioni legate alla sua complicata vita familiare. E infatti una parte di queste poesie trattano in versi gli stessi argomenti delle lettere: in particolare il rapporto con il secondo marito, il poeta e medico Michele Pierri. Le poesie sono dunque del miglior livello nella vasta produzione della poetessa e non risentono di quel certo automatismo del periodo piú tardo. Ad accompagnarle nel volume anche quattro racconti e quattro originalissime auto-interviste.

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Associazione Il Ponte, via Crispi 11, 13100 Vercelli PER INFO SCRIVERE A: festival.vc@interlinea.com

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