Nel centenario della nascita di Georges Brassens Premio Brassens 2021 a Enzo Jannacci in memoria

Domenica 5 novembre ore 18 Auditorium Perone della Scuola Musicale Vallotti. Ingresso da via Carlo Farini, Vercelli

Con Enzo Jannacci e Ranuccio Sodi autore del biofilm Lo stradone con bagliore. Intervengono Giorgio Simonelli, Ranuccio Sodi e Daniele Tione al pianoforte. Saluto conclusivo di Luigi Di Meglio. Segue aperitivo

Enzo Jannacci nasce a Milano nel 1935, dove muore all’età di 77 anni. È stato autore di quasi trenta album, cabarettista, compositore, sceneggiatore, attore e medico. Dopo aver conseguito il diploma in armonia, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Milano, inizia la sua carriera di musicista. Negli anni cinquanta, all’età di vent’anni, comincia a frequentare gli ambienti del cabaret, mettendo subito in mostra le proprie doti di intrattenitore e presentatore. Ha partecipato nel 1991 al Festival di Sanremo con la canzone La fotografia in coppia con Ute Lemper, e nuovamente nel 1998, con Quando un musicista ride, ricevendo il premio della Critica. Durante la sua carriera ha collaborato con personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo e della comicità italiana, tanto da essere considerato artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.

«Il portiere caduto alla difesa»: il goal in rime da Saba a Cucchi, da Garrincha a Meroni

Sabato 4 dicembre ore 17, Museo Leone via Verdi 30, Vercelli

Con Riccardo Olivieri, Darwin Pastorin e Paolo Sollier Un incontro dedicato al rapporto tra calcio e poesia a partire da un verso di Umberto Saba che dà il titolo all’evento.

Riccardo Olivieri, nato a Sanremo nel 1969, vive a Torino dal 2000, dove lavora come ricercatore di marketing. Nel 2001 ha vinto il premio Dario Bellezza, nel 2013 il premio Lerici Pea – Sezione Poesia Inedita. Nel 2014 l’Università di Bologna lo include nell’Atlante dei poeti italiani. Per Passigli pubblica nel 2017 A quale ritmo, per quale regnante vincitore del premio Pavese 2018 per la poesia edita.

Darwin Pastorin (San Paolo del Brasile, 1955) è stato inviato speciale e vicedirettore di “Tuttosport”, direttore di Tele+, di Stream Tv e dei Nuovi Programmi di Sky Sport, di La7 Sport e di Quartarete Tv. Nel 2014 ha ricevuto il premio Occhio insonne alla carriera. Ha scritto numerosi libri mettendo, soprattutto, insieme calcio e memoria e calcio e letteratura. Ha un blog su “Huffington Post”.

Paolo Sollier nato nel 1948 in un piccolo comune della Val di Susa, è uno scrittore, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Nel 1976 pubblica per Gammalibri Calci e sputi e colpi di testa. Riflessioni autobiografiche di un calciatore per caso e nel 2008 per Kaos Edizioni Spogliatoio con Paolo La Bua.

Lyra giovani 2021

Sabato 4 dicembre ore 16, Pagina Facebook del festival @poesiacivile

Reading di giovani poeti: Tommaso Di Dio, Samir Galal Mohamed e Ángelo Néstore. Presenta Franco Buffoni

Franco Buffoni, tra i più autorevoli poeti e traduttori e studiosi a livello europeo, da anni seleziona i migliori giovani poeti, alcuni dei quali esordiscono nella collana “Lyra giovani” come i tre interpreti chiamati in questo incontro a leggere alcune delle loro composizioni più significative.

Tommaso Di Dio nato nel 1982, vive e lavora a Milano. È membro del comitato scientifico del laboratorio di filosofia e cultura Mechrì. Collabora a riviste, tra cui “Nuovi Argomenti” e al blog di Rainews “Poesia”. Nel 2020 è stato pubblicato il suo nuovo libro di poesie per Interlinea Verso le stelle glaciali e, per le Edizioni volatili, la plaquette La favola delle pupille.

Samir Galal Mohamed, nato nel 1989, è un poeta italiano di origini egiziane. Attualmente vive a Milano, dove insegna filosofia e storia nelle scuole superiori. Nel 2015 ha pubblicato con Marcos y Marcos Fino a che sangue non separi, comparso in Poesia contemporanea. XII Quaderno Italiano. Con Interlinea ha pubblicato Damnatio memoriae (2020). Suoi testi e interventi appaiono regolarmente in riviste cartacee e on line.

Ángelo Néstore, nato a Lecce nel 1986, vive a Málaga, dove insegna nel Dipartimento di Traduzione e Interpretariato dell’Università. È direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia Irreconciliables e direttore editoriale della casa editrice di poesia Letra Versal. Ha pubblicato tre libri di poesia in spagnolo: Adán o nada, Actos impuros e Hágase mi voluntad (XX premio Emilio Prados). I corpi a mezzanotte (Interlinea 2021) è il suo primo libro di poesia in italiano.

AfroWomenPoetry: una voce poetica
dal Contenente nero

Sabato 4 dicembre ore 15, dal Togo, pagina Facebook del festival @poesiacivile

Reading di Ayava Falak (Togo) presentata da Antonella Sinopoli ideatrice del progetto AfroWomenPoetry

AfroWomenPoetry ha come obiettivo raccontare l’Africa delle donne attraverso la narrazione poetica. Si tratta di un progetto ambizioso per conoscere e far conoscere una rappresentanza da ogni Paese dell’Africa Sub-Sahariana. Racconta Antonella Sinopoli: «Un giorno ci siamo messe in cammino – anche noi donne – e siamo andate a conoscere alcune di queste “narratrici”. Le abbiamo volute filmare nelle loro case o sul luogo di lavoro o di studio. Il loro ambiente ci sembra fondamentale per due ragioni: stimolare un’intimità, comunque difficile da stabilire con qualcuno che non si conosce, e avvicinarsi di
più alla loro vita. Le tematiche affrontate nei loro scritti aprono spaccati di ogni sorta sulle loro esperienze e su quelle di milioni di altre donne africane: La violenza domestica, il desiderio di libertà e autonomia, l’uguaglianza tra i sessi, il rispetto dell’ambiente, le stringenti regole sociali e familiari: sono alcuni dei temi affrontati dalle poetesse che vi proponiamo. L’augurio è di conoscere l’Africa un po’ più da vicino attraverso le parole delle donne e la loro poesia».

La poesia della natura secondo Giancarlo Consonni

Sabato 4 dicembre ore 11 Seminario Arcivescovile, piazza Sant’Eusebio 10, Vercelli

Reading del poeta a partire da Pinoli (Einaudi). Segue aperitivo

Già nelle sue più recenti raccolte si vedeva come la poesia di Consonni tendesse a concentrarsi in forme brevi, immagini sintetizzate in pochi versi incisi nel bianco della pagina, e nel silenzio. Questa tendenza si accentua nel nuovo libro in cui, accanto ad alcune composizioni piú articolate e piú narrative condotte
sul filo della memoria, prevale una poesia molto simile all’haiku: brevi o brevissime descrizioni naturali fatte di una sola frase, a volte senza nemmeno un verbo. Sfilano cosí animali di varie specie, quasi sempre di piccole dimensioni: merli, pettirossi, lucertole, branzini, cefali, farfalle, cicale, libellule… E anche fiori, piante; e venti come il grecale, e nuvole, e aurore e tramonti. Poesie piccole, come i pinoli del titolo, che contengono però tutto il sapore della natura, che riescono a intercettare il «lievitare del canto | che sale dalla terra», trovando la via segreta per mostrare la bellezza nascosta del mondo. Poesia fatta di apparenze che subito diventano astratte, metafisiche, come in certi quadri di Cézanne. L’opera della maturità di un autore che, dimessamente come è sua indole, è ormai entrato a buon diritto nel canone della migliore poesia italiana.

Giancarlo Consonni è nato a Merate (Lecco) nel 1943 e vive a Milano. Professore emerito di Urbanistica al Politecnico di Milano, ha pubblicato le raccolte di poesia Lumbardia (I Dispari), Viridarium (Scheiwiller) e In breve volo (Scheiwiller): le prime due nel milanese rurale di Verderio Inferiore, la terza in italiano. Presso Einaudi ha pubblicato, a partire dal 1997, Vûs, Luì, Filovia e la più recente dal titolo Pinoli.